Il Metodo Blu Coral

In molti hanno avuto l'occasione di vedere le magnifiche vasche gestite con questo metodo e tanti altri si sono interessati a conoscerlo. L'artefice del metodo è stato Maurizio Manili, che grazie a collaborazioni con altri appassionati, è riuscito a metterlo a punto. Oggi il BC è stato ereditato da Valerio Pacetti titolare dell'attuale Blu Coral ed ex socio di Maurizio Manili, che ha apportato leggere modiche al vecchio e ormai consolidato metodo. In questo articolo si parlerà di come funziona e come riesce ad aumentare la crescita dei coralli.

Vanno fatte subito due grandi distinzioni. Si può gestire una vasca utilizzando il pappone semplice oppure si può utilizzare il metodo BC alla lettera.
La base di entrambi i sistemi di conduzione è la stessa; berlinese classico; chimica dell'acqua; pappone.

Il berlinese classico è caratterizzato da forte illuminazione, forte movimento di acqua, un efficiente skimmer e rocce vive.

Alla chimica dell'acqua viene data particolare attenzione, che ha i suoi risvolti positivi in tutta la conduzione del metodo BC. In particolare i valori dell'acqua vengono mantenuti in concentrazioni più elevate rispetto ai valori che si riscontrano in natura; Magnesio 1500 mg/l Calcio 500 mg/l Stronzio 16-30 mg/l Carbonati 12-14mg/l Iodio 0,06 mg/l Nutrienti tendenti a zero. Questo permette ai coralli di avere in qualunque momento materiale utile alla costruzione dello scheletro e quindi si ha una sorta di "riserva" di elementi chimici.

In generale il pappone è identico in entrambe le conduzioni e si prepara in questo modo:

Si prendono dei molluschi rigorosamente freschi. In genere si utilizzano 5 cozze, 5 vongole, 5 gamberi, 5 ostriche. Si mettono tutti questi in un contenitore, si aggiungono 250 ml di acqua di RO, si aggiunge 1 cucchiaio di saccarosio (zucchero da cucina), alcuni utilizzano anche il fruttosio. Si frulla energicamente fino a dare una consistenza cremosa a tutto il preparato. A questo punto viene fatta la distinzione tra chi utilizza il metodo alla lettera e chi invece non lo utilizza. Nel metodo BC il pappone viene arricchito, rispetto alla ricetta originale, da una proteina che è il GH. In genere se ne utilizzano 1,33 mg che corrispondono a 4 unità. Si mescola quindi e si preparano dei cubetti da riporre nel freezer.


Il GH che cos'è?
Il GH o ormone somatotropo, è una proteina umana di piccole dimensioni, che presenta una struttura sensibilmente diverse nelle diverse specie. Ne deriva quindi un'elevata specificità biologica, nel senso che il GH di una specie è in genere completamente inattivo in altre; in quella umana, l'unico che ha effetti è il GH della scimmia. Viceversa, quello umano agisce solo nella scimmia e su nessun altro organismo.

La sequenza dei 191 amminoacidi è su catena lineare, e svolge fondamentalmente due azioni molto importanti nell'organismo umano: l'accrescimento del corpo e regola il metabolismo cellulare, sopratutto quello proteico.

In definitiva, quindi, il GH non agisce su altri mammiferi e ovviamente non agisce su invertebrati. Questo può essere semplicemente dimostrato dal fatto che l'ormone in questione richiede, per essere utilizzabile, dei recettori specifici sulla membrana cellulare della cellula bersaglio su cui agisce. Ovviamente i coralli non hanno recettori di questo tipo, anche perché se ne avessero, significherebbe che utilizzano il GH loro stessi, fenomeno alquanto improbabile.
La crescita aumenta....

Come si può spiegare allora la crescita aumentata, l'aumento del metabolismo dei coralli in concomitanza all'aumento della calcificazione?

Perchè in realtà questo succede. Alcuni dei più ferrati acquariofili, che utilizzano questo metodo, hanno avuto crescite di formose, cervicornis, nobilis, montipore, fino a 40 cm l'anno. Anche le foliose, gli LPS, i molli aumentano di dimensioni in maniera impressionante.

Bè una idea su cosa possa succedere in acqua io me la sono fatta. Preciso quindi che la breve spiegazione che seguirà sarà frutto delle mie esperienze e delle mie osservazioni, ma ciò non significa che sia la verità assoluta.

La spiegazione và ricercata nelle caratteristiche tipiche, strutturali e molecolari quindi, del GH. Essendo una proteina abbastanza piccola, molto probabilmente, se non sicuramente, il GH messo nel pappone si rompe. Questo è il fulcro della discussione. Non è quindi il GH integro che agisce direttamente sui coralli, anche perchè per i motivi detti sopra è molto improbabile, ma è il GH rotto che influenza la crescita e l'aumento del metabolismo.
Nel momento in cui andiamo a alimentare i coralli con il pappone, in realtà aggiungiamo in acqua molti amminoacidi. Infatti quando la proteina si rompe viene appunto spaccata in molti pezzi, ognuno dei quali costituiti da amminoacidi. Sarà quindi l'abbondanza di determinati e ben specifici amminoacidi che comporta il rateo di crescita aumentato.

Questa è l'unica spiegazione a cui sono arrivato dopo diverse osservazioni. In questo modo è effettivamente possibile spiegare, da un punto di vista biologico, come il GH possa influenzare i coralli.

Questi amminoacidi che vengono inseriti con il GH si sommano agli amminoacidi che si inseriscono, in genere, circa 2 ore prima del pappone, per favorire proprio l'assimilazione di quest'ultimo.

Il resto delle componenti del pappone(cozze, vongole ecc ecc ) andranno ad alimentare le colture batteriche, le spugne e tutti gli organismi bentonici, che in questo modo andranno a sfamare i coralli. Si riesce quindi ad avere una situazione di massima saturazione dal punto di vista alimentare del corallo, e quindi questo ha la possibilità di calcificare, vista l'abbondanza delle sostanze nutritive e di sostanze chimiche.
Tutto questo discorso ovviamente non riguarda i pesci che non sono minimamente influenzati dall'abbondanza o meno di amminoacidi presenti in acqua; in effetti i pesci hanno tassi di crescita assolutamente normali.

In genere uno degli aspetti che caratterizzano il Metodo Blu Coral è dato dal fatto che dopo un breve periodo di assestamento del sistema si ha una riduzione dei nutrienti che rimangono in genere stabili verso lo zero, sia per quanto riguardo i fosfati che per quanto riguarda i nitrati. Tutto il sistema giova dell'apporto di amminoacidi.

Và data attenzione sopratutto all'inizio in quanto ognuno deve trovare le proprie dosi di pappone da somministrare alla vasca. Un aspetto fondamentale sta nel guardare i propri animali e capire quanto abbiano bisogno di nutrimento.